La pausa estiva come quella del periodo di Natale è molto assecondata dalle scuole di danza.
I genitori si prendono un po' di riposo dai molteplici impegni con i figli, sia quelli obbligatori come la scuola, sia quelli hobbistici, come in questo caso la danza. Tutti a casa!
Per il periodo natalizio aiutano i figli a far crescere i pancini con cenoni e pranzi festivi, mangiate che iniziano la vigilia di Natale e finiscono dopo la Befana! Per i pargoli la sveglia al mattino viene posticipata di tre ore rispetto al solito, colazione al posto della merenda e poi sul divano davanti la tv.
D’estate è molto meglio, portano i bambini al mare, che si sa quanto fa bene il sole e lo iodio. Per tre lunghi mesi giornate passate ad alternare bagnetto e merenda, bagnetto e merenda. Andare al mare il più delle volte sollecita l’appetito, un po' per noia e un po' perché ci si muove, si nuota, si gioca a palla... Ma tante volte le merende diventano molto numerose ed eccessivamente sostanziose, così non si ha la possibilità di metabolizzare bene il cibo e quindi di bruciarlo. Ed anche in questo caso i pancini crescono e con loro anche la noia. Dopo il mare un po' di tv, tablet o cellulari e la giornata è terminata, tutto moltiplicato per tre mesi!
Ma dopo queste pause, tanto amate ma anche detestate da genitori e figli, si ritorna a scuola e si ritorna a danza! Una lunga sosta che, esaminata, si dimostra essere soltanto deleteria per tutti, soprattutto per noi insegnanti di danza, che ritroviamo allievi arrotondati, scarichi, arrugginiti, incantati, spenti! Nella danza serve quotidianità , non ci sono pause, tranne quelle obbligatorie, solo quando il corpo deve riprendersi dopo aver eseguito un duro lavoro. Fermarsi comporta perdere la costanza sia mentale che fisica. È una pausa che brucia parte del lavoro svolto, sacrifici e tempo.
Alle scuole di danza, per fortuna solo ad alcune, piacciono i giorni di vacanza, sia per il riposo, sia perché i genitori il più delle volte pagano per intero la retta mensile con soltanto la frequenza di metà mese, quindi guadagno.
Io combatto contro tutto quello che va a discapito del mio lavoro, non amo perdere tempo né essere trascinata nell’abisso della noia. Il mio lavoro è passione, dedizione, amore.
Noi insegnanti abbiamo dei giorni liberi durante la settimana, come la domenica e chi anche il sabato, penso che siano abbastanza per riposarsi, aggiungere pause extra e per giunta a discapito del nostro lavoro, non è il caso.
Non appoggio la pausa nel periodo natalizio, le mie lezioni seguono regolarmente il loro corso, i miei allievi non hanno il carico della mattina passata a scuola o il pensiero di compiti da portare a termine. La loro serenità mentale e fisica mi permette di andare avanti con più velocità ed intensità .
Purtoppo, la pausa estiva con i bambini più piccoli e con i ragazzini, non riesco a non attuarla, costretta dai genitori, che una volta finita la scuola e il saggio di fine anno, non vedono l’ora di iniziare l’incantesimo cibo-noia-pancino!
Con gli allievi più grandi invece, non ci si ferma, a volte solo per pochi giorni dopo il saggio e poi si riprendono le lezioni. Il più delle volte abbiamo da affrontare esibizioni, eventi a cui siamo stati invitati e per ognuno di questi, del lavoro da personalizzare in base al tema o agli spazi. Questo è sempre il periodo migliore, i miei allievi sono carichi, sono più rilassati e le belle giornate e qualche oretta al mare, prima o dopo le lezioni, portano il buon umore e tutto si rispecchia in sala danza, perché tutti i danzatori a lezione portano con sè la loro vera identità , tutto viene svelato, non ci sono muri né possibilità di nascondersi. La danza è anche questo, scoprirsi per scoprirsi! Togliere il velo e esternare nuove emozioni, nuovi trasporti e nuove consapevolezze.
Ancora una settimana all’inizio del nuovo anno accademico, raccolgo pazienza e tanta carica, per cercare di coinvolegere fin da subito gli allievi storditi dalla pausa estiva e mi auguro di trovare una risposta immediata a tutti gli input che fin dal primo giorno di lezione manderò loro.
In bocca al lupo a me ed a tutti i miei allievi, per questo nuovo inizio di lezioni!
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